Al Mobile World Congress non ci sono solo i big come Microsoft e la Cina di Huawei, Xiaomi, Oppo. La fiera della telefonia mobile in corso a Barcellona fa da palco a realtà meno note ma ambiziose, che usano l'evento europeo come trampolino di lancio nel Vecchio Continente. Vengono dall'Algeria, dall'India e dalla Croazia, e vogliono vendere i loro smartphone in Italia e negli altri grandi mercati dell'Europa occidentale.
La società meglio posizionata per riuscire nell'impresa è l'algerina Condor, una realtà attiva nell'elettronica di consumo che fa parte del gruppo industriale - da 2 miliardi di dollari di fatturato - del magnate Abderrahmane Benhamadi. Condor vende smartphone e altri dispositivi hi-tech in 16 mercati tra l'Africa e il Medio Oriente, cui si aggiunge la Francia. "Nel 2019 vogliamo rafforzare la nostra presenza a Parigi, e nel 2020 sbarcheremo in Italia e Spagna", dice all'ANSA Benhamadi.
Dall'India arriva l'azienda Centric, che in Spagna è venuta a tessere relazioni per riuscire a sbarcare in Europa, forte di uno smartphone che già è in linea con i gusti europei. Gli incontri con i potenziali partner, ci spiega l'amministratore delegato Manish Agrawal, sono andati bene.
E' invece croata Noa Mobile, realtà presente nei paesi dell'ex Jugoslavia e in generale in Europa orientale, che ora guarda all'Occidente. "due mesi fa abbiamo aperto due uffici, uno in Germania e uno nel Regno Unito", ci spiega il direttore del marketing, Mario Pintar. "L'Italia ci interessa, ma non è facile stringere accordi di distribuzione".
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