Apple dei record nonostante le difficoltà nelle catene di approvvigionamento. Cupertino chiude il primo trimestre dell'esercizio fiscale con ricavi record per 123,95 miliardi di dollari, in crescita dell'11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e sopra le attese degli analisti. L'utile netto è salito 34,6 miliardi, a 2,10 dollari per azione, oltre le previsioni del mercato che scommetteva su 1,90 dollari.
"Questi risultati trimestrali record sono stati resi possibili dalla più innovativa linea di prodotti e servizi di sempre. Siamo gratificati dalla risposta dei consumatori", afferma l'amministratore delegato Tim Cook, prevedendo un allentamento delle tensioni alle forniture di componenti.
"Prevediamo che ci saranno meno costrizioni in marzo rispetto a dicembre", aggiunge Cook in varie interviste ai quotidiani americani. I venti contrari legati alla carenza di componenti sono ammontati a circa 6 miliardi, lo stesso ammontare del trimestre precedente, ha spiegato il chief financial officer di Apple, Luca Maestri, al Financial Times. I ricavi da iPhone sono saliti del 9,2% a 71,63 miliardi, superando le attese che prevedevano un rialzo del 3%. Crescono anche i ricavi da Mac, saliti del 25% a 10,85 miliardi, e quelli dai servizi, schizzati del 24% a 19,52 miliardi.
"Stiamo avendo un momento positivo con gli abbonamenti a pagamento: abbiamo ora più di 785 milioni di abbonati paganti alla nostra piattaforma. E' un aumento di 165 milioni solo negli ultimi 12 mesi", ha aggiunto Maestri. Fra le singole divisione ha registrato risultati positivi anche quella che include gli accessori e i dispositivi da indossare e quelli per la casa: i ricavi sono cresciuti del 13% a 14,70 miliardi. I ricavi realizzati in Cina sono saliti del 21% a 25,8 miliardi, mentre quelli in Europa hanno segnato un aumento del 9% a 9,8 miliardi.
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