ROMA - Il Commissario australiano per la Privacy ha avviato un'indagine formale su Facebook, nell'ambito dello scandalo Cambridge Analytica. Il social network ha rivelato che sono stati condivisi i dati di oltre 311 mila australiani, pari allo 0,4% degli utenti colpiti dalla violazione.
L'indagine, ha annunciato l'Information and Privacy Commissioner, Angelene Falk, intende determinare se Facebook abbia violato la legge australiana sulla privacy. Il Commissario ha il potere di imporre multe fino a 2,1 milioni di dollari a organizzazioni che contravvengono alla legge.
"Tutte le organizzazioni coperte dalla legge sulla privacy hanno obblighi riguardo alle informazioni personali che detengono", ha detto Falk. "Data la natura globale di questo caso, il nostro ufficio conferirà con autorità regolatrici a livello internazionale", ha poi precisato, osservando che l'incidente dovrebbe servire come avvertimento a proteggere i dati privati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA