Facebook più forte degli scandali e delle pressioni delle autorità. Il colosso di Mark Zuckerberg chiude il terzo trimestre con ricavi in aumento del 29% a 17,7 miliardi di dollari e l'utile netto salito del 19% a 6,09 miliardi di dollari. I risultati sopra le attese degli analisti, che scommettevano su 17,4 miliardi di ricavi e un utile di 5,53 miliardi, spingono i titoli Facebook a Wall Street, dove nelle contrattazioni after hours arrivano a guadagnare oltre il 3%.
Motore della crescita di Facebook sono i suoi amici sempre più numerosi. Il social stima che circa 2,2 miliardi di persone al mondo usano ogni giorno uno dei servizi della 'famiglia', ovvero Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger. Circa 2,8 miliardi di persone hanno usato nel terzo trimestre uno dei servizi di Facebook ogni mese.
"Abbiamo avuto un trimestre positivo. La nostra comunità ha continuato a crescere. Siamo concentrati nel fare progressi su temi sociali importanti e sull'offrire esperienze in grado di migliorare le vite" afferma Zuckerberg che solo la scorsa settimana è stato duramente criticato in Congresso per la criptovaluta Libra. Facebook è inoltre nel mirino delle autorità americane: i procuratori di 47 stati americani hanno aderito all'indagine avviata da New York per accertare se il social network abbia violato o meno norme antitrust a danno dei consumatori.
I risultati di Facebook arrivano in un contesto di luci e ombre per i conti delle società tecnologiche. I titoli Twitter hanno subito una forte battuta d'arresto la scorsa settimana dopo ricavi e utili più bassi delle attese. Google ha chiuso il trimestre con un utile in calo a causa dell'aumento dei costi.
Bene invece Snap, la società a cui fa capo Snapchat, che ha ridotto le perdite ed è cresciuta più rapidamente delle attese.
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