Una dieta prevalentemente vegetariana - ma che non escluda del tutto le proteine animali, molto simile a quella della tradizione mediterranea - aiuta a tenere sotto controllo il diabete (migliora il controllo glicemico) e le patologie associate come i disturbi depressivi, migliorando umore e benessere psicofisico dei pazienti. Lo stesso vale per l'alimentazione vegana. Lo rivela uno studio condotto da Anastasios Toumpanakis, della University of London e pubblicato sulla rivista BMJ Open Diabetes Research & Care.
Il diabete, sottolinea Francesco Purrello, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) e ordinario di Medicina Interna all'Università di Catania, "come più in generale tutte le malattie croniche, si associa a disturbi depressivi specie in età anziana (in generale, il rischio di depressione sale con l'età) e se consideriamo che due diabetici su tre in Italia sono over-65, il problema dei disturbi depressivi può divenire rilevante nella nostra popolazione di pazienti".
La depressione a sua volta influenza la gestione della malattia, riducendo la collaborazione del paziente, determinante per un buon controllo metabolico. In questo lavoro i ricercatori inglesi hanno eseguito una 'meta-analisi', selezionando 11 ricerche già pubblicate per un totale di 433 diabetici 50enni tutti coinvolti in sperimentazioni cliniche basate sul confronto di diversi stili alimentari. I trial considerati nella meta-analisi paragonavano pazienti che seguivano diete prevalentemente vegetariane o vegane con gruppi di controllo che invece non avevano restrizioni sul consumo di cibi di origine animale. Si è visto che un'alimentazione prevalentemente vegetariana correlava con una migliore gestione della malattia e con un rischio ridotto di disturbi depressivi. Inoltre, riduce il rischio di complicanze come la neuropatia, probabilmente rallentandone la progressione.
"Si tratta di uno studio rilevante - sottolinea Purrello - la diabetologia rischia oggi di concentrarsi troppo sull'enorme rivoluzione farmacologica in atto; invece, non dobbiamo perdere di vista che la malattia si deve combattere in primo luogo con interventi sul versante alimentare e con la lotta alla sedentarietà".
"Questo lavoro - continua il presidente della SID - mette in evidenza dal punto di vista scientifico che una alimentazione con cibi prevalentemente di origine vegetale migliore il benessere, e l'umore dei pazienti diabetici, migliora il controllo del diabete e si associa a livelli più bassi di colesterolo. Non è necessario seguire una dieta vegana - conclude - ma basta una dieta con molti cibi vegetali che non escluda proteine di origine animale".
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