BRUXELLES - Il Belgio lancia la 'guerra delle frites', le celebri patatine fritte simbolo della gastronomia nazionale, contro la Colombia. E, in occasione della riunione dei ministri del commercio dei 28 a Bruxelles, chiede alla Commissione Ue di presentare ricorso al Wto per quelli che ritiene dazi antidumping illegali imposti dal primo novembre sulle importazioni del prodotto congelato. Alleate del Belgio, anche l'Olanda e la Germania, ugualmente esportatrici di alimenti a base di patate surgelati e colpite dalle misure colombiane.
"Per noi è molto importante trovare una soluzione a questo problema", ha dichiarato all'arrivo al Consiglio Ue il ministro degli esteri belga Didier Reynders, perché "abbiamo avuto contatti bilaterali con la Colombia sulla questione, ma finora senza risultati, per questo chiediamo oggi alla Commissione di portare l'affare davanti al Wto e cominciare le consultazioni".
Il Belgio, ha assicurato il ministro, "cerca di avere una relazione commerciale ottima con Bogotà, ma questa", ha avvertito, "deve essere basata sulle regole e quindi senza misure come queste tasse sulle 'frites'". Il Paese 'patria' delle patatine si aspetta quindi di essere seguito su questa strada anche da Berlino e l'Aja.
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