/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cia fa ricorso, fare il pane torni tra le attività agricole

Cia fa ricorso, fare il pane torni tra le attività agricole

Contro la sentenza del Tar del Lazio; cambi regime fiscale

ROMA, 09 dicembre 2021, 12:09

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

 ROMA - Fare il pane deve rientrare tra le attività agricole e beneficiare dello stesso regime fiscale dedicato. Lo chiede Cia-Agricoltori Italiani che è ricorsa in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio n. 4916/2021 che ha escluso dalle attività agricole connesse proprio la "produzione di prodotti di panetteria freschi" e la "produzione di pane". I giudici amministrativi, ricorda Cia, hanno infatti accolto un ricorso di Fippa, la Federazione italiana panificatori e affini, annullando i decreti del Ministero dell'Economia e delle Finanze nella parte in cui questi, nel 2010 e nel 2011, avevano inserito la produzione di pane tra le attività connesse a quella agricola. Un'inclusione che determinava, tra le altre cose, l'applicazione del regime fiscale riservato agli agricoltori anche alla produzione di pane; in assenza, invece, la tassazione è quella più gravosa, stabilita in generale per le attività commerciali.

Con l'assistenza dei professori Antonello Madeo e Giampaolo Austa, Cia ha ribadito come l'applicazione del regime fiscale riservato alle imprese agricole anche per la produzione di pane è una condizione necessaria ad assicurare la sopravvivenza di un settore importante del Paese per tradizione e cultura; diversamente potrebbe diventare insostenibile dal punto di vista economico, con conseguente scomparsa di tante piccole imprese della filiera. "Ora confidiamo che il Consiglio di Stato possa condividere i nostri motivi di appello - ribadisce Cia - impedendo l'equiparazione, dal punto di vista fiscale, dei panificatori imprenditori agricoli e di quelli commerciali che sono, invece, due categorie distinte e non paragonabili da nessun punto di vista".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza