Nonostante le recenti precipitazioni il livello idrometrico del fiume Po resta basso a -2,4 metri, dopo aver raggiunto il livello minimo da decenni, come pure le percentuali di riempimento che vanno - sottolinea l'organizzazione agricola - dal 33% di quello di Como al 38% del Maggiore.
L'emergenza siccità - precisa la Coldiretti - continua ad interessare importanti aree del Paese a partire dalla Pianura Padana dove si concentra il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell'allevamento. E la siccità colpisce le semine primaverili di riso, girasole, mais e soia, ma anche le coltivazioni di grano, altri cereali e foraggi seminate in autunno, ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere e assicurare la produzione di cibo Made in Italy per le tavole degli italiani in un momento peraltro difficile a causa della guerra in Ucraina e dei rincari. Ma a preoccupare - continua la Coldiretti - sono anche gli incendi favoriti dalle alte temperature e dall'assenza di precipitazioni che ha inaridito i terreni nei boschi più esposti al divampare delle fiamme. La siccità, che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi, è diventata la calamità più rilevante per l'agricoltura italiana - rileva - con danni stimati in media in un miliardo di euro all'anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti.
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