Oggi il primo Consiglio Ue dedicato all'agricoltura del 2017, che segna anche l'esordio della presidenza maltese, vedrà i ministri incontrarsi all' interno del nuovo Palazzo Europa e un centinaio di allevatori protestare fuori, qualche decina di metri più in là, davanti al Justus Lipsius, tradizionale sede degli incontri tra i ministri. Mentre questi ultimi si confronteranno, tra gli altri argomenti, sulla situazione del mercato del latte, con prezzi alla stalla in ripresa in una congiuntura ancora incerta, gli allevatori aderenti allo European Milk Board e a Via Campesina manifesteranno contro la vendita degli stock pubblici di latte in polvere e per la restaurazione delle quote o di altri meccanismi di controllo centralizzato della produzione.
Gli allevatori saranno al centro anche dell'incontro che oggi a Bruxelles il nostro ministro delle politiche agricole Maurizio Martina avrà con il Commissario Ue all'agricoltura Phil Hogan ''per interventi urgenti a sostegno nostre imprese agricole colpite dal #terremoto", come ha ricordato lo stesso ministro su Twitter. In particolare Martina chiederà a Hogan di aumentare a 35 milioni di euro, dagli attuali 23, il budget per coprire il mancato reddito degli allevatori a causa del sisma, estendendo gli aiuti alle imprese dei comuni colpiti dal nuovo terremoto.
Tornando all'agenda del Consiglio e all'annunciata protesta degli allevatori europei, Roderick Galdes, il maltese presidente di turno del Consiglio agricoltura, incontrerà una rappresentanza di manifestanti prima dell'inizio della riunione con i ministri. Alla fine del 2016, la Commissione europea aveva annunciato di voler mettere in vendita tramite gara il 6% (poco più di 22.000 tonnellate su 360.000) degli stock immagazzinati durante il periodo di crisi grazie alla misura dell'intervento pubblico, utilizzato nelle emergenze per ridurre la pressione al ribasso sui prezzi alla stalla diminuendo la quantità di prodotto offerta sul mercato. Dopo le prime tre aste sono state vendute solo 40 tonnellate. Vuol dire "che il mercato è saturo" e che "il settore è ancora in recessione", accusano da Via Campesina.
"E' invece la dimostrazione che la vendita ad ogni costo non è mai stata un'opzione per la Commissione", replica un portavoce dell'Esecutivo Ue, che ribadisce l'obiettivo di "mantenere l'equilibrio del mercato e la tendenza al recupero dei prezzi". Un'altra gara d'acquisto è già aperta e le offerte dovranno arrivare entro il 7 febbraio. Dopo la crisi del latte del 2009, però, ci vollero circa tre anni per vendere tutte le scorte immagazzinate con l'intervento pubblico.
Tra gli altri temi all'ordine del giorno, la presentazione del programma della presidenza maltese, l'impatto dei trattati sull'agricoltura europea, la situazione di altri mercati che stanno uscendo da congiunture difficili, come quello delle carni suine e l'ortofrutta. "E' prematuro", dicono fonti della presidenza, parlare del dossier sul biologico in fase di stallo dalla fine del 2016. Sul tavolo dei ministri anche la pandemia di influenza aviaria, che ha già colpito 13 paesi europei e, su iniziativa della Slovenia, un punto sul vino Teran, denominazione contesa con la Croazia.