- (Manuale di autodifesa per astemi, libro di Angelo Peretti. Edizioni Ampelos, 80 pagine, 16 euro) Siamo tutti bevitori. Ci sono i bevitori di vino e i bevitori astemi. Con questa premessa, l'autore, Angelo Peretti, 66 anni, che si occupa di vino come giornalista e critico da più di trent'anni, osserva che molto spesso chi non beve vino è fatto oggetto di pregiudizi e di piccole o grandi vessazioni, a partire dall'ingiustizia del conto alla romana. Da qui il "Manuale di autodifesa per astemi" dove, giocando le carte dell'ironia, l'autore sfata alcuni luoghi comuni.
L'intento è quello di sostenere le ragioni dei non bevitori e di aiutare chi beve e vende vino a considerarne le aspettative, migliorando in tal modo le reciproche relazioni, la qualità del servizio e il piacere di una serata conviviale. Secondo Peretti, ad esempio, la pratica dei camerieri di rimuovere i calici dalla mise en place di chi non beve vino è un comportamento ingiusto. E invita i bevitori astemi a resistere utilizzando il calice per preservare la freschezza dell'acqua.
Difendere la dignità dei bevitori astemi è, secondo l'autore, una questione di civiltà del gusto. Ma anche strategico per far tornare i conti di un pubblico esercizio, considerato che i dati raccolti nel 2023 dall'Istituto nazionale di Statistica dimostrano che il 45% degli italiani non beve vino. "Quello di chi non beve alcol è pertanto un mercato enorme e trascurarlo è un indice - conclude Peretti - di un comportamento assai poco imprenditoriale".
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