- Aumentare la disponibilità delle sementi bio, favorire l'individuazione e la produzione di una più ampia gamma di varietà biologiche delle specie di piante agricole adatte alla produzione bio migliorandone l'aspetto sia qualitativo che quantitativo e promuovere il miglioramento genetico partecipativo per la selezione di piante che rispondano ai bisogni degli agricoltori, adattandosi ai diversi contesti ambientali e climatici e ai diversi sistemi colturali. Sono queste alcune finalità del Piano nazionale delle sementi biologiche, il cui decreto di adozione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Lo fa sapere il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste con delega al settore Luigi D'Eramo. Il Piano sarà aggiornato con cadenza triennale con il supporto scientifico del Crea.
"Diventa operativo uno strumento che era da tempo atteso e che contribuirà a creare le condizioni perché il settore possa crescere ancora - afferma il sottosegretario -.stiamo lavorando per portare a casa altri importanti provvedimenti come il Piano d'azione nazionale e il marchio biologico italiano. Nelle prossime ore - aggiunge - ci confronteremo con i rappresentanti della filiera anche sullo schema del decreto legislativo che riguarda l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento Ue su produzione, etichettatura e controlli".
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