Autorizzare i pesticidi solo
"come ultima risorsa" quando tutte le altre alternative "non
chimiche" sono state applicate, e in solo in base a dati di test
di sicurezza "completi, pubblici, aggiornati e privi di
pregiudizi legati all'industria". Sono alcune delle richieste
del manifesto della neonata Coalizione europea dei cittadini
contro i pesticidi. Ne fanno parte oltre 100 associazioni e
istituzioni (tra cui Slow Food, Legambiente, Istituto Ramazzini
di Bologna e Università del Salento), che hanno sottoscritto un
documento per avere una voce più forte nel dibattito in corso a
livello Ue sulla revisione delle regole per l'autorizzazione
delle sostanze chimiche nella catena alimentare. Perché "l'Ue ha
una delle regolamentazioni sui pesticidi migliori al mondo, in
teoria - avverte l'incipit del manifesto -, ma in pratica non
viene applicata".
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