Un accordo per un modello di
agricoltura che punti alla sicurezza alimentare, valorizzando e
diffondendo nel mondo l'esempio virtuoso dei mercati contadini
di Coldiretti per combattere lo spreco di un terzo di tutto il
cibo prodotto nel mondo. E' l'obiettivo del patto Fao-Coldiretti
per un'agricoltura sostenibile che favorisca i prodotti locali,
l'utilizzo razionale di risorse come l'acqua e la terra e il
consumo responsabile del cibo.
Siglato dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini e dal
direttore generale della Fao José Graziano da Silva, l'accordo
punta sul ruolo dell'agricoltura familiare che produce l'80% del
cibo a livello mondiale, cura il territorio ed è in prima linea
nella lotta ai cambiamenti climatici. In questo senso
l'esperienza italiana è significativa, spiegano le due
organizzazioni, perché resistendo alla globalizzazione, gli
agricoltori si sono concentrati su un modello distintivo di
agricoltura familiare radicata nei territori, in grado di
generare ricchezza, occupazione e coesione sociale.
"Ogni fine settimana che sono a Roma vado al farmers market
di Campagna Amica - ha detto da Silva - un esempio di come i
piccoli agricoltori possono contribuire alla produzione di cibo
sano e sostenibile". Il presidente della Coldiretti, Ettore
Prandini, ha ricordato che "acquistare prodotti locali è un
segnale di attenzione al proprio territorio e all'ambiente, ma
anche un sostegno all'economia e all'occupazione; i mercati
contadini sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche
momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà.
Un modello riconosciuto anche a livello mondiale come dimostra
il patto siglato con la Fao".
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