Si consolida sempre più la tendenza
evergreen del panettone da consumarsi anche fuori dal periodo
delle ricorrenze natalizie con un 25% di persone che
acquisterebbe panettone artigianale anche fuori stagione e nel
corso dell'anno. Il dato emerge da una stima Nielsen presentata
nel corso del convegno "Panettone: la tradizione alla riscossa"
oggi in apertura del Salone internazionale di gelateria,
pasticceria e panificazione artigianale (Sigep) organizzato da
Csm Bakery Solutions, Associazione italiana dell'industria
olearia (Assitol), e Associazione italiana bakery ingredients
(Aibi).
L'analisi di mercato "Il panettone: la tradizione alla
riscossa" - oltre a fare venire in mente i prossimi
festeggiamenti del 3 febbraio quando è usanza, in particolare a
Milano e dintorni, mangiare il panettone "sopravvissuto" al
Capodanno nel giorno della festa religiosa del protettore della
gola San Biagio - registra che i panettoni artigianali
sviluppano circa 5.3 mila tonnellate e rappresentano il 18% del
mercato complessivo (a volume), in crescita rispetto al 2017
(+8.4%). Il loro valore è di 107.3 milioni di euro. Lo scontrino
medio del panettone artigianale si attesta intorno ai 28 euro,
circa cinque volte di più dei prodotti industriali. Intanto,
anche a Prato si sta affermando il calendario no limits per il
panettone grazie alla creatività del maestro pasticcere
pluripremiato Luca Mannori che ha presentato la Nuvola d'oro,
esportando in tutta Europa un innovativo modo di degustare il
lievitato delle ricorrenze.
In totale, fanno sapere dal Sigep, il comparto, tra industriale
e artigianale, conta 29 mila tonnellate di prodotto e vale 217
milioni di euro. Sotto il profilo delle vendite il panettone
industriale è acquistato da circa 10 milioni di famiglie,
dislocate in maniera più omogenea sul territorio rispetto a
quelle acquirenti di panettoni artigianali (circa 2,3 milioni),
maggiormente concentrate al Nord-Ovest.
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