"Ringrazio il sindaco di Bacoli per
essere qui e per aver accolto la nostra istanza di adesione alle
Città del Vino; la Dop ha 30 anni e sono anni ben portati. Se in
agricoltura tre decenni potrebbero sembrare un tempo breve, dal
punto di vista commerciale il tempo è davvero lungo. Le nostre
cantine hanno fatto passi da gigante, sono molti i vini flegrei
premiati in consessi nazionali e internazionali. La nostra è
considerata viticoltura 'eroica' perché insiste sui
terrazzamenti di Ischia e sui piccoli appezzamenti dei Campi
Flegrei, ma la nostra presenza è anche a salvaguardia dei
territori dai disastri ambientali. Adesso è nostro compito,
insieme con le amministrazioni, rivalutare i territori e
metterli a reddito. Il nuovo modello di enoturismo deve produrre
benefici per tutti gli attori del sistema economico dei Campi
Flegrei". Così il presidente del Consorzio di Tutela dei Vini
dei Campi Flegrei e Ischia Michele Farro in occasione nella
Casina Vanvitelliana per la celebrazione dei 30 anni della Dop
Campi Flegrei e Ischia e l'adesione del Comune di Bacoli
all'Associazione Nazionale Città del Vino.
Oltre a Farro sono intervenuti Josi della Ragione, sindaco di
Bacoli, Colomba Iacono in rappresentanza di Andrea D'Ambra,
responsabile del Consorzio per Ischia, Teresa di Nardo in
rappresentanza del direttore Coldiretti Campania, Salvatore
Loffreda, il gen. Ciro Lungo, comandante regionale CC Forestale
Campania, Salvatore Schiavone, dirigente ICQRF Campania e
Molise, Marco Cerreto, Capogruppo Commissione Parlamentare
Agricoltura della Camera. Ha moderato i lavori il giornalista
enogastronomico Luciano Pignataro.
In un video messaggio l'assessore regionale all'Agricoltura
Nicola Caputo ha sottolineato: "Celebriamo due eventi
importanti. Abbiamo fatto tanta strada, la Campania si è
affermata come produttrice di vini di alta qualità. Dobbiamo
essere consapevoli della forza dei nostri sistemi di produzione
agroalimentare. Faccio i miei auguri a tutti di proseguire su
questa strada".
L'on. Cerreto ha evidenziato: "L'adesione alle Città del Vino
deve significare l'immersione non solo in un magnifico
territorio, ma nel prodotto vino, quindi è la città, in tutti i
suoi aspetti, che sceglie di connotarsi come ambasciatrice del
vino. I vignaioli sono gli artigiani del paesaggio: è questo il
lavoro che va narrato, il valore aggiunto in termini
paesaggistici e rurali. Non possiamo continuare ad assistere
alle frodi sul Made in Italy. L' 'italian sounding' vale 24
miliardi euro l'anno. Noi dobbiamo competere sulla qualità e
sulla storia. Il primo ottobre abbiamo stanziato 66 milioni di
euro per i consorzi su 100 progetti destinati a 30 Paesi extra
europei".
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