Sono donne (54%), tra i 25 e 29 anni, vivono
nelle città orientali del Paese e tendono a spendere più della
media per acquistare vino, dimostrandosi aperte a sperimentare
nuovi stili. E' l'identikit del consumatore cinese di prodotti
Valpolicella che emerge dal report di Wine Intelligence,
Vinitrac, realizzato per il Consorzio di Tutela veneto che
comprende viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona
di produzione di 19 comuni della provincia di Verona.
Consumatori cinesi che, secondo la ricerca, associano i prodotti
della Valpolicella per similitudine di stile e range di prezzo
ai vini del Nuovo Mondo, in grado di apprezzare dei vini
italiani la buona qualità, la grande diversità e l'elevata
acidità. Quanto alle scelte, il vino della denominazione che
mostra maggiori potenzialità di sviluppo in Cina è il
Valpolicella Ripasso doc. Più strutturato del Valpolicella doc,
si misura con successo con i vini cileni, australiani e
neozelandesi, con il vantaggio di essere più economico
dell'Amarone della Valpolicella e di più facile beva. Bene anche
l'Amarone, apprezzato per l'esclusivo metodo di produzione e per
la morbidezza e attrattività nel gusto che ben pochi altri vini
italiani riescono ad avere. Vini nei quali, secondo il report, i
cinesi percepiscono lo stile italiano con il fascino del
territorio di origine, fatto di storia, tradizioni e peculiarità
che lo rendono unico anche dall'altra parte del mondo.
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