(di Amalia Angotti)
Il Castello di Rivoli, gioiello
dell'arte contemporanea alle porte di Torino, compie 40 anni e
guarda al futuro con l'obiettivo di aumentare il numero dei
visitatori (l'anno scorso sono stati quasi 120.000) ed entrare
sempre di più nel cuore del pubblico. Un museo che non deve
essere percepito come elitario e deve "incastonare l'arte nella
società civile, rendendola visibile, rilevante e significativa",
spiega Francesco Manacorda, che ha assunto le redini del
Castello di Rivoli a fine 2023 dopo avere ricoperto dieci anni
fa la carica di direttore di Artissima e poi della Tate
Liverpool. Un aiuto ai tanti progetti potrebbe arrivare dalla
candidatura di Rivoli a Capitale italiana dell'arte
contemporanea. Un'opportunità da un milione di euro, prevista
dall'ultima manovra del governo, per la quale si aspetta il
bando.
"Il museo ha chiari doveri verso il pubblico, gli artisti e
la cultura di cui è strumento. Deve costruirsi intorno una
comunità di persone che comprendano, interpretino e partecipino
alle innovazioni artistiche. Deve accompagnare il pubblico alla
scoperta di terreni sconosciuti e offrire ai giovani artisti un
trampolino di lancio" spiega Manacorda che prende il testimone
da Carolyn Christov-Barkagiev. Per attrarre più pubblico il
nuovo direttore pensa "a un programma non per addetti ai lavori"
e a un maggiore inserimento del Castello nel circuito delle
residenze sabaude. Non esclude la possibilità di un ritorno
della ristorazione ed è consapevole dei problemi della logistica
da Torino in attesa del completamento dela metropolitana
(l'inaugurazione è slittata al 2025).
"Con l'ingresso del nuovo direttore il Castello di Rivoli
conferma la propria identità nel contesto artistico
internazionale con una programmazione di grandissima qualità. Il
Castello è un unicum e vuole essere un punto di riferimento per
un pubblico sempre più ampio" afferma Francesca Lavazza,
presidente del museo.
La nuova stagione del Castello, nato attorno all'Arte
Povera, si apre a fine aprile con la retrospettiva dedicata a
Rossella Biscotti e, in contemporanea, la mostra 'Paolo Pellion
di Persano. La semplice storia di un fotografo'. In autunno
partiranno vari progetti legati ai 40 anni del Museo e verrà
presentata la monumentale installazione dell'opera di Gabriel
Orozco. A fine ottobre, in concomitanza con Artissima, il primo
grande progetto espositivo curato da Manacorda 'Mutual Aid -
Arte in collaborazione con la natura', una mostra che coinvolge
artisti che sin dagli anni '60 hanno lavorato sulla questione
ecologica.
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