Sono nove le località calabresi
in cui sarà possibile seguire itinerari e visitare beni
artistici e monumentali in occasione delle "Giornate Fai
d'autunno", l'iniziativa promossa dal Fondo per l'ambiente
italiano in programma sabato e domenica prossimi, 15 e 16
ottobre. "Luoghi da scoprire e da assaporare - riferisce il Fai
- facenti parte di un patrimonio diffuso dal grande valore
storico, artistico, naturalistico e culturale, accompagnati da
'narratori' d'eccezione'". A Bivongi sarà possibile visitare il
santuario di "Mamma Nostra", "che riveste - è detto in un
comunicato - un'importanza centrale per l'intera comunità in
quanto custodisce preziosi manufatti lignei di cui verranno
approfondite la storia e riferite alcune curiosità. Tra questi,
la statua di Maria Santissima Mamma Nostra del 1782, opera di
maestranze napoletane e capolavoro tra i più importanti della
scultura lignea del Settecento in Calabria. Sempre a Bivongi
potranno essere visitati la Centrale Idroelettrica, importante
testimonianza di archeologia industriale facente parte
dell'Ecomuseo delle ferriere e delle fonderie di Calabria, ed il
sito termale "Bagni di Guida", la cui sorgente di acque
solfuro-alcaline è denominata 'Acque Sante' per le sue virtù
terapeutiche. E ancora a Bivongi il Fai segnala per le "Giornata
d'autunno" il monastero arabo-bizantino-normanno di San
Giovanni Therestìs (Mietitore), risalente al secolo XI, ed
Mulino "do Furnu", che rappresenta, insieme alla contigua
Ferriera Fieramosca, una straordinaria testimonianza del passato
industriale della vallata dello Stilaro. Se ne ripercorrerà la
storia, dalla sua nascita fino alla progressiva dismissione,
avvenuta nel secondo decennio del XVII secolo. A Stilo il Fai fa
riferimento alla Fonderia borbonica Ferdinandea, che sorge nel
Parco naturale regionale delle Serre. A Bagaladi vengono
segnalati i percorsi "Gaginiani". In particolare, si fa
riferimento al Crocifisso attribuito alla bottega di Giovan
Battista e Giovan Domenico Mazzolo, risalente alla seconda metà
del XVI secolo, ed al gruppo dell'Annunciazione della Vergine,
commissionato nel 1504 ad Antonello Gagini. Il gruppo, tornato
fruibile dopo il recente restauro, sarà illustrato ai visitatori
da coloro che hanno messo in atto l'intervento di recupero. Sarà
inoltre possibile conoscere la vita artigianale della Valle del
Tuccio, con i suoi frantoi e mulini, attraverso il percorso
storico naturalistico "Le vie dell'acqua". Un altro sito
segnalato dal Fai per la sua iniziativa è la Cattedrale di Santa
Maria Assunta di Cosenza, di cui ricorre quest'anno
l'ottocentesimo anniversario della fondazione. Il monumento sarà
visitabile in una "versione integrale" mai presentata al
pubblico. Sarà possibile ripercorrere la storia, le
trasformazioni dell'edificio e le opere d'arte che ospita, dal
monumento ad Isabella d'Aragona all'icona della Madonna del
Pilerio. Si potrà visionare inoltre l'ultimazione del restauro,
tuttora in corso, di un antico dipinto murale e si potrà
accedere al piano soprastante, mai aperto al pubblico, ed in
particolare alla medioevale struttura della Cappella di San
Michele, al Tiburio e alla Torre campanaria. Sarà inoltre
consentito eccezionalmente di visionare l'interno della
"Cappella dei Nobili", adiacente all'antica Sacrestia della
Cattedrale, normalmente chiusa al pubblico come pure il
"tragitto", corridoio di collegamento tra la Cattedrale e il
Palazzo Arcivescovile, oggi non più utilizzato neanche dai
religiosi. Tra i protagonisti dell'iniziativa del Fai ci sono
poi i cosiddetti "Giganti della Sila", a Spezzano, inseriti
nella Riserva naturale biogenetica, in località "Croce di
Magara". Un maestoso bosco secolare in cui si conservano una
sessantina di pini larici e aceri montani alti fino a 45 metri
ed aventi un'età di 350 anni. Sarà possibile, inoltre, visitare
il borgo di Taverna, nella Sila piccola catanzarese, prezioso
scrigno di arte e di storia, attraversando i suoi vicoli e
scoprendone la storia, per poi approfondire la conoscenza delle
chiese principali e dei beni storico-artistici che lo
caratterizzano e delle opere del Museo d'arte contemporanea
all'aperto. Al centro la ricca raccolta di opere di Mattia
Preti, il "Cavaliere calabrese", tra i più significativi
interpreti della pittura italiana del Seicento. A Cirò si potrà
effettuare una passeggiata tra i principali monumenti e luoghi
di interesse del borgo. Un'ulteriore tappa potrà essere fatta
poi al Museo dedicato all'astronomo e matematico Luigi Lilio.
Nelle Giornate Fai è stata inserita anche Isola Capo Rizzuto,
dove si potranno visitare la Torre, il Palazzo Vescovile, la
Cattedrale, fondata nell'XI secolo e più volte rimaneggiata, la
prospiciente Cittadella rinascimentale, costruita dal barone
Giovanni Antonio Ricca nel 1549, con le mura dotate di bastioni,
la Porta urbica, il Castello e la chiesa coeva di San Marco con
il monumento funerario del fondatore. L'ultima località inserita
nelle Giornate è Serra San Bruno, dove potrà essere visitato
l'orto botanico di Villa Bonitas, che ospita un piccolo museo
che racchiude la storia delle lavorazioni tradizionali locali ed
una vasta catalogazione sulla biodiversità delle Serre
Calabresi. A partire dal Museo delle erbe del legno e del fungo,
si potranno scegliere, in base al livello di difficoltà
desiderato, diverse passeggiate che si snodano nei sei ettari
che compongono l'orto botanico. Tra i percorsi proposti, il
sentiero verso la Certosa dei Santi Stefano e Bruno e la visita
alle Carbonaie.
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