A piedi o in sella a una bici per
scoprire una riserva unica, patrimonio Mab Unesco dal 2015. È il
Delta del Po, un ecosistema terrestre, costiero e marino, fonte
di biodiversità, noto nel mondo per i suoi paesaggi immortalati
in oltre 500 tra film e documentari. Un lembo di terra, tra
fiume e mare, che ora, grazie a un pacchetto di interventi potrà
diventare meta turistica di eccellenza per Emilia-Romagna e
Veneto. Di questo si è parlato nel Castello Estense di Mesola,
nel ferrarese, in un incontro dedicato al Progetto integrato per
il potenziamento dell'attrattività turistica del Delta del Po,
presentato congiuntamente dalle Regioni Emilia-Romagna e Veneto
e che ha ottenuto 55 milioni di euro di finanziamenti
nell'ambito del Piano di investimenti strategici su siti del
patrimonio culturale, edifici ed aree naturali del Ministero
della Cultura (piano nazionale per gli investimenti
complementari al Pnrr).
A illustrare i dettagli del progetto, gli assessori regionali
dell'Emilia-Romagna, Andrea Corsini e del Veneto, Cristiano
Corazzari. Insieme a loro i presidenti del Parco del Delta del
Po di Emilia-Romagna, Aida Morelli, e Veneto, Moreno Gasperini.
In totale sono 31 gli interventi di prossima realizzazione
nel Delta, di cui 25 dell'Emilia-Romagna per 30 milioni di euro
e sei del Veneto per 25 milioni.
Tre le linee di azione lungo cui si articola il progetto. Il
primo riguarda le ciclabili, con il potenziamento del sistema di
mobilità lenta del Delta del Po. Il secondo, sul potenziamento
dell'offerta storico-culturale, investe i cammini e le ciclovie
in collegamento con il sistema museale e la rete fluviale per la
fruizione dell'area del Delta del Po - Riserva di Biosfera Mab
Unesco. Infine, si prevede il potenziamento dei percorsi
turistico-naturalistici ed escursionistici e del sistema di
visita e di accoglienza.
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