ROMA - Volare e sognare amori, imprese avventurose, altre vite saltando avanti e indietro nel tempo. La conquista del cielo affidata ai cartelloni e ai capolavori del grande schermo entrate nella memoria collettiva attraverso i manifesti disegnati dai maestri della cartellonistica. Un viaggio intrigante promette Ali di Carta, la mostra che l' Aeronautica Militare ha pensato per avvicinarsi ufficialmente al 28 marzo 2023, il giorno dei suoi cento anni di vita. Il mondo fantastico del cinema per ripercorrere un secolo di storia del volo è a portata di mano fino al 19 febbraio prossimo nella sede della Forza Armata, a Roma, voluta da Italo Balbo e realizzata a tempo di record nel 1931 su progetto dell' architetto ventottenne Roberto Marino. Fa il suo effetto vedere i manifesti di Guerre Stellari, King Kong e Flash Gordon nella Sala degli Eroi, a pochi metri dal grande dipinto che raffigura Francesco Baracca accanto ai ritratti, alle divise e alle medaglie degli assi dell' aviazione. In altri spazi altrettanto suggestivi scorrono le 240 opere selezionate da Maria Grazia Bella, dell' Ufficio Storico dell' Aeronautica Militare, in archivi pubblici e privati - a cominciare dalla preziosa Collezione Salce di Treviso e il Museo del Cinema di Torino - e il contributo fondamentale del Centro Sperimentale di Cinematografia che ha messo a disposizione anche macchine da presa e attrezzature storiche. ''Affidare il sogno del volo alla leggerezza della carta per celebrare il centenario dell' Aeronautica è stato il punto di partenza - spiega la curatrice -. In ognuno di noi il cinema occupa un posto particolare, basta una immagine, una locandina un pezzo di carta che tornare al passato. Questa mostra non vuole però avere un sapore nostalgico ma liberare la voglia di sognare''. La scelta si è concentrata solo sui manifesti disegnati - escludendo quindi quelli con immagini fotografiche e questo spiega le assenze di qualche titolo famoso - per rendere finalmente omaggio alle firme rimaste a lungo sconosciute. E allora si scopre che dietro ''Il giro del mondo in 80 giorni'' c'è Ercole Brini, ''La storia infinita'' di Renato Casaro, ''L' arme nel cielo'' di Maro, ''L' amante di guerra'' di Angelo Cesselon. ''Pittori che hanno iconizzato il sogno. Abbiamo voluto ridare loro dignità e autorialità''. Ai manifesti si affiancano i lavori di grandi cartellonisti come Marcello Dudovich, Alberto Mastroianni, Umberto di Lazzaro che hanno descritto i momenti topici della storia del volo, dalle trasvolate oceaniche agli anniversari. Così come i manifesti storici, per così dire ''interni'', realizzati per le campagne di arruolamento. Spicca in modo particolare è++ 'Filibus', del 1915, la storia di una donna che scende del cielo a bordo di specie di gondola come un dirigibile, una un manifesto rarissimo del cinema muto mai esposto al pubblico. Tra le 13 sezioni, spuntano Stanlio e Ollio di ''I diavoli volanti'', il Rambo di Silvester Stallone, Alberto Sordi di 'Quei temerari sulle macchine volanti'' , Cooper, e altri divi nelle pellicole del filone seconda guerra mondiale, la fantascienza di Spazio 1999 e Kosmos anno 2000. La mostra, organizzata in 13 sezioni che spaziano dagli anni dei pionieri del volo a oggi, è ad ingresso gratuito nei giorni festivi il sabato e la domenica con prenotazione obbligatoria per le visite guidate. All' inaugurazione ha partecipato anche Renato Casaro, tra gli ultimi grandi maestri dei manifesti cinematografici - suoi, solo per citare due titoli celebri, 'Balla coi Lupi' e ''C' era una volta in America' - che tra l' altro ha ritrovato in mostra alcuni suoi lavori per l'Aeronautica realizzati cinquanta anni fa,quando prestava servizio da aviere. ''E' una emozione per me rivedere quelle immagini - ha detto -. Mi fa molto piacere e onore sapere che vengono considerate ancora oggi molto attuali.
Erano allora idee avanzate e fuori dai canoni dell' epoca. Negli anni Settanta e Ottanta si lavorava molto sul racconto del film per arrivare alla sintesi del cartellone. Spero di avere la possibilità di fare qualcosa per il manifesto del centenario dell' Aeronautica. Ho già qualche idea''.
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