Un viaggio dentro i tanti luoghi di
cultura della Capitale per approfondirne la conoscenza e
rilanciarli dopo gli anni bui della pandemia, con l'opportunità
di viverli nelle loro diversità in modo più inclusivo e
dinamico, come veri 'ecosistemi' culturali; ma anche la
possibilità di usufruire di una piattaforma di networking
professionale e di un marketplace internazionale per
istituzioni, aziende e professionisti del settore, utile a
costruire relazioni e sinergie. Torna dal 16 al 18 novembre
"Ro.Me Museum Exhibition", fiera internazionale sui musei,
luoghi e destinazioni culturali, giunta alla sua quinta
edizione, ideata e realizzata da Fiera Roma e ISI.Urb.
Interamente organizzata in presenza, la manifestazione
quest'anno si svolgerà alla Biblioteca Nazionale Centrale di
Roma, pronta a ospitare un programma ricco di incontri (oltre
40), tra cui eventi speciali, workshop e panel ai quali
interverranno più 100 di speaker nazionali e internazionali.
Tema principale di questa quinta edizione è 'Heritage
Ecosystems', ossia la necessità di provvedere a un cambio di
paradigma nei musei e nei luoghi culturali, che oggi devono
riconoscersi come un ecosistema per adempiere a nuove funzioni.
Ad aprire "Ro.Me" sarà "Musei domani - Strategie digitali,
accessibilità ed efficienza energetica nei musei e luoghi della
cultura MiC nel contesto del PNRR", convegno in cui saranno
presentati dalle Direzioni Regionali Museali del MiC della
Lombardia, Veneto, Molise e Basilicata, gli interventi in corso
di realizzazione. Tra i focus ci sarà anche la prima annualità
di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
attraverso l'analisi di alcuni progetti, tra cui Caput Mundi, il
programma coordinato da Roma Capitale. Massiccia alla fiera la
presenza delle aziende, circa un centinaio, italiane (molte di
Roma e Lazio) e straniere, con corner allestiti nella
Biblioteca, per mostrare prodotti, tecnologie e soluzioni
innovative.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA