Le danze dei gitani di Saint Marie
de la Mer e gli occhi dei loro bambini nelle foto di strada sono
alcuni degli scatti, oltre 120 stampe, documenti e riviste
dell'epoca, della mostra che Genova dedica a Sabine Weiss, tra
le più importanti voci della fotografia umanista francese,
scomparsa nel 2021 all'età di 97 anni. Un percorso allestito
nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale che dagli esordi
della Weiss nel 1935 arriva fino agli anni '80: reportage e
ritratti di artisti, la moda e gli scatti di strada fino ai
viaggi.
"All'inizio Weiss si è dedicata alla fotografia guardano in
particolare le persone fragili - spiega la curatrice Virginie
Chardin - che erano senza artifici. Nella prima sala ci sono
molte fotografie di bambini e di donne malate. E poi ci sono
molte immagini della notte, che sono un altro elemento
importante delle sue fotografie". Il percorso espositivo pone
l'accento soprattutto sulla produzione degli anni '50, con un
focus particolare sulle fotografie dei bambini di strada, le
scene parigine, i ritratti di artisti e la fotografia
documentarista in un'Europa in ricostruzione dopo la guerra.
"Questa mostra rientra in un percorso che Palazzo Ducale dedica
alla fotografia - ha ricordato il presidente della Fondazione
per la Cultura di Palazzo Ducale, Giuseppe Costa - e questo è un
evento di carattere internazionale, a dimostrazione che il
Ducale punta in alto dimostrandosi una realtà sempre più
inserita in tutti i circuiti internazionali della fotografia e
non solo".
"Queste fotografie riassumono un sacco di valori - ha
ricordato la direttrice di Palazzo Ducale Serena Bertolucci -
perché oltre a riscoprire questa figura straordinaria nel mondo
della fotografia, si inserisce in un filone voluto da Palazzo di
valorizzare artiste donne per dimostrare che si può fare cultura
di genere in modo non retorico ma aggiungendo piccole tessere di
conoscenza". La mostra, che è prodotta da Atelier Sabine Weiss -
Laure Delloye Augustins, sarà a Genova fino al 12 marzo 2023.
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