LA SPEZIA - Due capolavori del tardo Rinascimento entrambi opera di Lomi Gentileschi sono stati restaurati e torneranno nell'antico Convento spezzino di Gaggiola, 'casa di una piccola comunità di frati francescani. Un tesoro artistico rimasto nascosto per lunghissimo tempo nel convento frutto dell'estro artistico del pittore pisano Aurelio Lomi Gentileschi (1556-1624): si tratta di due dipinti ad olio su tela raffiguranti 'Giuseppe calato nella cisterna' e 'Il sacrificio di Isacco' riscoperti durante una serie di lavori di restyling del convento e riportati all'antico splendore grazie al restauro effettuato sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
I quadri ritrovati, prima di essere esposti pubblicamente nella segreteria del Convento, saranno svelati con una cerimonia ufficiale il 7 dicembre alle 16 nella chiesa del Convento di San Francesco a Gaggiola, alla presenza del vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, del guardiano del Convento frate Luigi Ameglio e di Rosanna Vitiello, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia. La presentazione del restauro sarà affidata a Margherita Levoni dello Studio Martino Oberto di Genova. I due dipinti sono le prime opere documentate dell'attività del pittore pisano a Genova, città nella quale visse e operò tra il 1597 e il 1604.
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