Da Parigi ad Asti, il ferrarese
Giovanni Boldini torna in mostra. E in mostra tornano opere di
proprietà delle collezioni del Museo Giovanni Boldini del Comune
di Ferrara. È in programma a palazzo Mazzetti di Asti, dal 26
novembre al 10 aprile, una nuova rassegna dedicata all'
interprete del fascino della Belle Époque organizzata in stretta
collaborazione dalla Società Arthemisia e da Art Projects. Negli
spazi espositivi piemontesi saranno a disposizione del pubblico
quattro quadri iconici del pittore ferrarese, tutti di proprietà
comunale e di provenienza dalla città estense: la giunta ne ha
deliberato oggi l'autorizzazione al prestito, su proposta
dell'assessore Marco Gulinelli.
Si tratta di "Fuoco d'artificio" e del "Ritratto del piccolo
Subercaseaux", già molto apprezzati al Petit Palais di Parigi,
dove la scorsa primavera sono stati collocati in una sala quasi
interamente ferrarese. Ad Asti troveranno collocazione anche "La
signora in rosa (Ritratto di Olivia Concha de Fontecilla)", tra
i più celebri dipinti dell'autore, e "La passeggiata al Bois de
Boulogne", che nella capitale francese erano tra le opere
esposte nella grande sala di abiti della Bella Epoque. "In
Boldini - sono parole di Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla
cultura e presidente della Fondazione Ferrara Arte - risplende
ogni essenza, dalla grazia delle donne rappresentata con un
lampo di colore come in 'Fuoco d'artificio', alla pubertà di un
bambino come emerge dal 'Ritratto del piccolo Subercaseaux'".
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