Da Composizione (1949), una delle prime opere dalla quale emerge una netta ispirazione alla matrice cubista, a tre importanti décollages degli anni '60, Collage, Commercio e Unità e Dux, fino agli omaggi a Ingrid Bergman, Marlene Dietrich e Marilyn Monroe, rispettivamente con Stromboli (1990), Scandalo internazionale (1998) e Love me (2000) e Marilyn Forever (2004). Sono 15 le opere di Mimmo Rotella che compongono "Preludio", mostra nata dal sodalizio tra Oblong Contemporary Art Gallery e la Fondazione Mimmo Rotella e allestita dal 10 dicembre al 23 gennaio nella sede di Forte dei Marmi della galleria. Concepita come un'anteprima della grande antologica che sarà realizzata dalla primavera all'estate sempre a Forte dei Marmi in stretta collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella - un grande progetto espositivo composto da oltre centocinquanta opere -, la mostra vuole raccontare attraverso una accurata selezione di lavori storici l'unicità dell'espressione e della poetica dell'artista, tra i più grandi esponenti del Nouveau Réalisme e della Pop Art. Oltre ai décollages, manifesti strappati dai muri e ulteriormente lacerati nel suo studio (una tecnica unica che rese Rotella famoso e molto apprezzato da critici, galleristi, collezionisti), l'esposizione presenta al pubblico anche opere realizzate con tecniche diverse, come De Chirico, una pittura su lamiera di ferro che Rotella dedica al Maestro italiano della Metafisica, e poi l'Artypo dal titolo Reverde (1973) e la tela emulsionata Ritratto (1976). Da non perdere anche l'opera The assassination of Kennedy del 1963, dello stesso anno in cui il Presidente degli Stati Uniti venne barbaramente assassinato, realizzata con i giornali dell'epoca utilizzando la tecnica del riporto fotografico su tela emulsionata. "Il nostro è un obiettivo ambizioso: raccontare nuovamente uno degli artisti italiani più importanti della seconda metà del '900. Rotella ha saputo guardare alla contemporaneità come pochi altri, innovando attraverso le sue tecniche e una visione del tutto nuova la rinascita dell'arte negli anni del boom economico", ha detto la gallerista Paola Marucci, "È stato un vero artista internazionale, la sua amicizia con Pollock, Rauschenberg, Twombly, e la frequentazione degli ambienti artistici europei e d'oltreoceano hanno contribuito all'accrescimento della sua visione artistica e a quelle numerose sperimentazioni che lo hanno reso celebre. Oblong e la Fondazione Mimmo Rotella inaugurano questo nucleo di opere in preparazione della grande antologica che porterà nel 2023 a Forte dei Marmi un percorso estremamente vivido del Pop Artist italiano". La mostra verrà poi successivamente portata anche alla sede della galleria di Dubai. "Questa collaborazione - ha aggiunto Nicola Canal, Presidente della Fondazione Mimmo Rotella - è il primo passo per generare un forte e stretto rapporto con il gruppo di gallerie nazionali e internazionali che sono parte di Oblong, da Forte dei Marmi a Firenze e Dubai, che porteranno secondo me grande valore all'opera del Maestro dal punto di vista culturale".
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