I broccati tessuti come al tempo dei
Dogi e le creazioni di Chanel e Capucci. L'artigiano londinese
che, nell'era di Google Maps, crea mappamondi a mano e un secolo
di storia nei vasi di Gio Ponti e Richard Ginori. Il trasporto
del futuro con l'officina specializzata in Ferrari. Fino al
restauro del Ritratto di Marcello Durazzo di Van Dyck, per la
prima volta svelato al pubblico. È Homo Faber. Crafting a more
human future, la più grande mostra evento sui mestieri d'arte
d'Europa, organizzata da Michelangelo Foundation for Creativity
and Craftsmanship, sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento
Europeo, dal 14 al 30/9 alla Fondazione Giorgio Cini a Venezia
(www.homofaberevent.com).
Un'occasione, dice Johann Rupert, co-fondatore della
Michelangelo Foundation, anche per "mettere l'accento su quello
che gli esseri umani sanno fare meglio delle macchine".
"Abbiamo scelto Venezia, baluardo di cultura e arte -
aggiunge il co-fondatore Franco Cologni - perché da sempre
centro nevralgico di scambi e connessioni".
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