/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dalla Nigeria in fuga dall'infibulazione, una mamma e le sue bambine accolte in Veneto

Dalla Nigeria in fuga dall'infibulazione, una mamma e le sue bambine accolte in Veneto

Il Tribunale di Venezia ha riconosciuto lo stato di rifugiate

20 dicembre 2024, 18:45

di Rosanna Codino

ANSACheck
Nigeria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nigeria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una mamma e le sue bambine in fuga dal rituale dell'infibulazione in Nigeria, grazie ad un'alleanza tutta femminile con la suocera e le cognate e in aperta sfida alla tradizione locale, sono arrivate in Italia e il Tribunale di Venezia ha riconosciuto loro lo stato di rifugiate.

Lo riferisce il Gazzettino, spiegando che le tre sono state inserite in un percorso di accoglienza a Rovigo , ritenendo "fondato il pericolo di sottoposizione alla pratica". "Mia suocera mi ha detto che non dovevo accettare perché con quella operazione - ha spiegato la donna - avrebbero perso un po' di sangue per fare dei riti".

Il decreto della sezione materia di immigrazione, presieduto da Alfredo Laganà, ha stabilito che inizialmente il nucleo familiare nigeriano si sarebbe stabilito in Lombardia.

Come spiegato presentando la domanda di protezione internazionale, la donna appartiene al gruppo etnico yoruba e professa la religione musulmana.

Alla nascita della prima figlia femmina, la madre è venuta a conoscenza dell'usanza, praticata dalla famiglia del marito, di sottoporre le figlie alla circoncisione al compimento dei tre anni. La suocera le ha consigliato di non seguire questo rito, portando l'esempio delle due figlie che hanno subito mutilazioni genitali.

A gennaio 2017, con la figlia, la madre è scappata da Lagos. Con lei anche il figlio maschio e il marito ritrovato poi a Tripoli. Dopo aver lavorato in un laboratorio sartoriale si è trasferita a Rovigo dove sono nati un'altra femmina e un maschio. Il prefetto del capoluogo polesano ne ha disposto il collocamento in una struttura di accoglienza.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza