Sono oltre 300 i
reperti archeologici provenienti da un maxi-sequestro, attuato
nella primavera del 2014 in Valle Pega nei pressi di Argenta,
dalla Guardia di Finanza e consegnati questa mattina al Comune
di Comacchio. La maggior parte dei materiali, tutti sequestrati
durante l'operazione dei finanzieri, è costituita da monete,
monili, pesi e altri oggetti in metallo e terracotta.
Il sequestro e la denuncia erano scattatati nei confronti di
un ferrarese 50enne, sorpreso in flagranza dalle Fiamme Gialle,
mentre scandagliava un terreno agricolo in Valle Pega,
servendosi di metal detector.
I reperti archeologici sono 'tornati a casa' grazie ad un
accordo tra Soprintendenza e Comune. Si tratta di 311 reperti,
in gran parte monete più altri oggetti in metallo o terracotta.
Il materiale necessiterà di uno studio approfondito ma già
adesso si può affermarne l'elevato valore storico-archeologico.
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