"E' comprensibile che le persone,
d'istinto, possano andare oltre la realtà contingente,
nell'impotenza che tutti provano di fronte a questo orribile
reato, ma è altrettanto vero che alcuni di questi commenti non
sono costruttivi né di aiuto alle vittime, e non possono in
alcun modo essere utili al dialogo attorno alla complessa
tematica delle migrazioni". Così, in una nota, la Cooperativa
Sociale Labirinto di Pesaro, che gestisce il servizio di
accoglienza di cui ha usufruito Guerlin Butungu, il 20 congolese
arrestato ieri per gli stupri di Rimini. La Labirinto si
riferisce agli attacchi sulla propria pagina Facebook da parte
di utenti indignati: tra i commenti, frasi come "grazie per aver
ospitato lo stupratore di Rimini", "vergognatevi", "siete
strutture inutili e piattaforme per la diffusione di esseri
immondi". La Cooperativa esprime poi "solidarietà e profonda
vicinanza verso le vittime delle aggressioni".
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