Una mamma positiva al coronavirus ha partorito a Piacenza senza problemi e il bambino è risultato negativo al contagio. A dirlo l'assessore regionale alla Sanità dell'Emilia-Romagna, Sergio Venturi. La madre viene dalla Lombardia. "È una bella notizia, quasi commovente", ha detto.
Si tratta del "primo caso in Europa", finora "esistono solo casi cinesi", ha detto il dottor Giacomo Biasucci, primario del reparto di Pediatria e neonatologia. "Da questa scarsissima casistica si evinceva che non vi era riscontro di virus né nel latte materno, né nella placenta, né nel sangue cordonale, come se il feto fosse in qualche modo protetto. Indubbiamente all'esterno avrebbe potuto infettarsi e proprio per questa ragione abbiamo scelto il taglio cesareo".
La prima vittima e la situazione in Emilia-Romagna (aggiornata al 26 febbraio 2020)
E' stato un parto 'blindato'. La donna, lodigiana, era stata ricoverata ieri nel reparto di malattie infettive dell'ospedale piacentino, dopo essere stata sottoposta al tampone perché si era saputo che un suo contatto era risultato positivo. Era alla scadenza dei nove mesi. Il personale medico era pronto a mettere in atto tutte le procedure nel caso di una nascita di un neonato positivo e durante il parto sono state prese una serie di misure di protezione e precauzione.
A raccontare i dettagli dell'intervento è Renza Bonini, direttrice del reparto di Ostetricia: "La partoriente proviene dal lodigiano ed era già seguita dato che aveva richiesto di partorire presso la nostra struttura - ha spiegato - Poi manifestato la positività al tampone, è stata ricoverata dapprima nel reparto malattie infettive e poi nella notte tra sabato e domenica, avendo iniziato ad avvertire contrazioni e quindi il travaglio, abbiamo deciso di intervenire. Avvalendoci delle pochissime evidenze scientifiche, cioè dei pochissimi studi su questa casistica che ci sono attualmente in letteratura, abbiamo ritenuto che per salvaguardare la salute del feto il taglio cesareo fosse molto più sicuro per non infettare il neonato rispetto al parto naturale. Abbiamo quindi predisposto la strategia di nascita e con tutte le dovute precauzioni abbiamo provveduto portare alla luce questo bellissimo bimbo, terzo della coppia. Il piccolo sta bene così come stanno bene i genitori".
Il caso di Piacenza contribuirà alla pochissima letteratura scientifica su bimbi nati da donne con coronavirus. "Durante l'intervento - ha aggiunto Bonini - abbiamo effettuato dei campionamenti in modo da avere dei dati in più e delle conoscenze per il futuro rispetto a questa casistica".