"Il contrasto alla violenza di genere
resta una priorità anche durante l'emergenza sanitaria. A
maggior ragione, è necessario rafforzare l'attenzione su questa
piaga, che rischia di aggravarsi per le forzate convivenze
dovute alla pandemia": lo chiede Stefano Bonaccini, presidente
della Conferenza delle Regioni, dopo la riunione in
videoconferenza con Elena Bonetti, Ministro per le Pari
opportunità e la Famiglia, e Valeria Valente, Presidente della
Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, a cui ha
partecipato anche il presidente della regione Molise, Donato
Toma (coordinatore della Commissione affari sociali della
Conferenza delle Regioni).
"Il ministro Bonetti - spiega Bonaccini - ha convenuto su
molti degli interventi che la Conferenza delle Regioni sostiene
e ritiene fondamentali. In particolare occorre rafforzare
l'azione di prevenzione e messa in sicurezza sanitaria di donne
e operatori, sia all'interno dei centri antiviolenza che nelle
case rifugio. In una crisi del genere - ha aggiunto Bonaccini -
servono azioni straordinarie e la leale collaborazione
Stato-Regioni ha permesso, per motivi di emergenza, di derogare
alcune delle normali procedure di assegnazione delle risorse
stanziate dal Decreto Cura Italia, garantendo così un'erogazione
immediata alle case rifugio. Ora intendiamo trovare un accordo
politico per salvaguardare la futura programmazione di bilancio
e dare così certezza nel tempo di interventi e azioni sul
territorio".
"E' un'emergenza permanente - sottolinea Toma - ed è
indispensabile avere risorse certe, stabili e congrue da erogare
con una tempistica adeguata e da ricondurre all'interno delle
programmazioni regionali. Accolta anche la richiesta storica
delle Regioni, già con il riparto delle risorse per l'anno 2019,
di superare il vincolo di destinazione del 33% per la creazione
di nuovi centri".
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