"Capirà dopo tanta fatica e poi
dopo Londra, la paura era che finisse come quella volta, quando
finì quarta dopo aver perso lo spareggio a tre per argento e
bronzo. Di fatica ne è stata fatta e ora siamo felicissimi".
Accento romagnolo, la gioia e le fierezza nelle espressioni che
non nascondono l'orgoglio di essere il babbo di Alessandra
Perilli, prima storica medaglia olimpica sammarinese.
"Abbiamo fatto due notti insonni - racconta Claudio Perrini -
la mamma, io la sorella Arianna la sua figlia Martina, mentre il
figlio di Alessandra era col suo babbo. Abbiamo visto tutto in
diretta e appena abbiamo capito era medaglia abbiamo pianto".
A casa Perilli a San Marino oggi è un giorno speciale, si
susseguono le telefonate e i complimenti degli amici.
"Alessandra ci ha chiamato appena ha sbrigato le formalità, una
video chiamata brevissima - continua il padre - non so cosa ci
siamo detti, abbiamo pianto. L'abbiamo presa come genitori, lei
piangeva e noi con lei. Cosa ci aspettiamo dal futuro? Che Ale
torni a casa poi si vedrà. Noi facciamo come diceva lei prima
delle gare, di Olimpiadi non ne abbiamo mai parlato. Alessandra
diceva sempre: 'Papà vado avanti un piattello alla volta', non
pensava mai di vincere. Eppure ce l'ha fatta e noi siamo fieri
di lei".
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