Le indagini erano partite il 18 aprile quando la polizia intervenne in un appartamento di via Sant'Isaia, in centro a Bologna, dove venne trovato il cadavere di un uomo di 81 anni. Fin da subito era sembrato che l'anziano avesse avuto un incontro con una donna, che nelle scorse ore è stata rintracciata e arrestata a Novara, con una misura di custodia cautelare in carcere per le accuse di furto in abitazione e prelievo indebito di carte di credito. Non è invece stato stabilito un nesso causale tra l'assunzione di farmaci, che si sospetta la giovane donna, una prostituta romena sui 25 anni fatto assumere al pensionato, e il decesso.
Nell'appartamento era stato trovato il cancello esterno della porta di ingresso aperto, mentre mancavano cellulare e portafogli. Sul letto c'era un indumento femminile e nel salotto due bicchieri, mentre l'uomo viveva da solo. Un'analisi dei tabulati del telefono ha confermato i contatti avuti due giorni prima con la romena, di cui sono state trovate anche impronte nella casa. Sempre la donna, dal 16 al 18 aprile, si sarebbe resa responsabile di prelievi ai bancomat con la carta sottratta all'anziano.
Dagli esami tossicologici è emerso che vittima aveva assunto sostanze che non rientravano fra i farmaci prescritti: si ritiene che lei gli abbia fatto assumere medicinali con effetti sonniferi per poi derubarlo. Le indagini della squadra mobile hanno consentito di rintracciare la donna, portata in carcere a Vercelli.
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