"Un po' di danno c'è stato perché
quando la gente ha sentito questa notizia è rimasta un po'
scossa". Gabriele Pagliarani è uno storico operatore balneare
riminese e commenta così la vicenda dei divieti di balneazione
su diversi tratti della riviera emiliano-romagnola per i valori
anomali, poi rientrati, di escherichia coli. "È stato come un
fulmine a ciel sereno".
Si domanda come mai da un giorno all'altro le analisi di
Arpae abbiano dato esiti opposti, portando all'eliminazione del
divieto di balneazione, e ricorda che sono stati spesi milioni
di euro per la nuova rete fognaria che ha chiuso molti
sfioratori a mare. Il fenomeno, dunque, "ce lo devono spiegare,
visto che è quattro mesi che non piove più, gli impianti sono
fermi e non ci sono stati sversamenti in mare".
Ai bagnanti dimostra che l'acqua è pulita riempiendo a riva
un bicchiere e bevendone un sorso. Un suo cliente di Bologna è
appena arrivato in spiaggia. Da 75 anni viene in Riviera e non
si dice preoccupato dal fatto. "Sono fake news che ogni anno
saltano fuori", accusa. Dice di fidarsi della qualità dell'acqua
dell'Adriatico per via del nuovo depuratore. Tre giovani sono
appena arrivati da Milano, oggi faranno il loro primo bagno:
"Non siamo preoccupati". Il divieto è stato eliminato alle 15.
Una ragazza di Udine è partita ieri, ma non era a conoscenza
della notizia sui batteri. Con l'amica di Rimini che la ospita
si prepara ad entrare in acqua.
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