(ANSA) - ROMA, 16 FEB - Ammonta a seicento milioni di euro il
giro d'affari dei dolci di carnevale, con un mercato che
registra un constante aumento: in due anni è cresciuto del 20%.
Con l'impegno d contenimento di pasticceri e fornai i prezzi
sono aumentati in un anno mediamente intorno al 5% "nonostante
il forte rincaro delle materie prime e dell'energia". E' quanto
emerge da un'indagine condotta da Cna Agroalimentare
(Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e
media impresa) tra i suoi iscritti di tutta Italia. Dallo studio
emerge che le chiacchiere sono i dolci di carnevale più amati
con un geografia regionale che vede protagoniste le chiacchiere
in Lombardia, Piemonte, Campania, Sicilia e in quasi tutto il
Mezzogiorno. Nel Lazio e a Roma a vincere sono invece le frappe.
In Toscana predominano i cenci, bugie in Liguria, ciarline in
Emilia, fiocchetti in Romagna, crostoli in Friuli Venezia
Giulia. Dopo i dolci simbolo del carnevale un ruolo chiave nei
festeggiamenti - segnala Cna Agroalimentare - c'è la cucina di
territorio nella "sua estrema varietà" con numerosi prodotti
tipici. Tra i prodotti più venduti si piazzano i tortelli (in
Lombardia e altre aree del Nord); le fritole veneziane; i galani
veneti; il bujarnik friulano; le frittelle, i cenci, le
schiacciate in Toscana; gli strufoli o struffoli a Napoli e in
tutto l'ex Regno delle due Sicilie, con la variante pignolata
nell'isola. Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia
Giulia sono invece loro le regioni - secondo un' analisi di
Everli (marketplace della spesa online) sugli ordini effettuati
sul sito e via app in occasione dello scorso carnevale, più
"golose" d'Italia, con la spesa maggiore in dolci carnevaleschi.
Nella top 15 delle province italiane in cui si spende di più
per l'acquisto di dolci di carnevale la prima posizione è di
Roma, seguida al secondo da Milano e al terzo da Torino. (ANSA).