BRUXELLES - Nell'informale difesa a Bratislava, primo passo per l'attuazione del piano per avere una difesa comune europea, è andato "nella direzione giusta". "Non c'è stata unità di tutti i paesi, ma non ce la saremmo aspettata: ci sono sempre state posizioni diversificate, però ho notato passi avanti su questioni sulle quali fino a poco tempo fa non c'era alcun consenso". Lo dice all'ANSA la ministra Roberta Pinotti alla fine della riunione, indicando tra queste la possibilità di risorse europee per la ricerca e l'industria della difesa.
Positivo anche il trilaterale con i colleghi francese e tedesca, Jean-Yves Le Drian e Ursula von der Leyen, alla luce del 'paper' italiano. "La loro proposta, visto che il nostro paper ha molti punti armonizzabili col loro documento, è stata quella di lavorare subito a tre per poi aggregare altri". Pinotti ha poi rilevato come importante novità rispetto al passato "il fatto che si parli di risorse ruropee per la Difesa" di cui ha parlato Juncker ed oggi confermato dalla responsabile per l'Industria, Elzbieta Bienkowska.
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