BRUXELLES - "Equiparare la vicenda del sottoscritto ad altre, aventi ad oggetto episodi di mala gestione o addirittura di iniziative fraudolente, costituisce un grave errore e distorce la realtà dei fatti, in maniera tale da ledere ingiustificatamente la mia reputazione, che mi riserverò senza dubbio di tutelare nelle sedi opportune". Così l'eurodeputato di Mdp Antonio Panzeri, in merito alla notizia di una richiesta di rimborso da parte del Parlamento europeo nei suoi confronti, riportata oggi da La Repubblica.
L'episodio, afferma Panzeri, "si riferisce esclusivamente alla legislatura 2004-2009, mentre nessun rilievo mi è stato mai formulato nelle successive legislature. In sostanza, il Parlamento europeo, nel corso della legislatura 2004-2009, ha modificato le modalità organizzative della funzione di assistenza del parlamentare, che al tempo potevano essere organizzate mediante contratti di affidamento di servizi a soggetti terzi o associazioni, e ha provveduto ad applicare detti criteri "retroattivamente", senza aver nulla eccepito al tempo". "Ritenendo ciò una palese violazione dei principi di diritto - sostiene l'eurodeputato -, ho presentato ricorso innanzi al Tribunale europeo di primo grado".
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