BRUXELLES - "La Commissione europea ha procedure molto precise e dettagliate sulla spesa dei fondi Ue, e non c'è un euro che venga rimborsato, se le spese non sono ben certificate e motivate. Tutto questo lavoro viene fatto a scadenze precise". Così Tove Ernst, portavoce della Commissione Ue per la Migrazione, che dice di "non poter confermare" le notizie apparse oggi sul sito di informazione on-line Eu Observer, secondo il quale "l'Italia ha speso almeno 200mila euro di fondi europei" della dg Affari interni e Migrazione, "per scortare nave Aquarius a Valencia, in Spagna, dopo aver rifiutato il permesso di sbarcare oltre 600 migranti nei suoi porti, a giugno".
Dalla Commissione Ue spiegano inoltre che in caso di risorse già anticipate, viene chiesto il rimborso, se dalla valutazione emerge una spesa per finalità non previste. Proprio sulla base di questa procedura "molto severa e dettagliata" a Bruxelles non ritengono, almeno per il momento, di chiedere informazioni all'Italia sulla vicenda.
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