LONDRA - Le scorte di prodotti alimentari e generi essenziali a disposizioni del Regno Unito sono "solide e robuste" malgrado il blocco temporaneo alle frontiere imposto dalla reazione precauzionale degli altri Paesi alla cosiddetta variante inglese del Covid. Lo ha detto il premier Boris Johnson nella conferenza stampa di stasera, ribadendo che il governo sta "lavorando con gli amici" europei, Francia in primis, per definire protocolli di sicurezza sanitari ad hoc e ripristinare rapidamente il traffico merci attraverso la Manica.
La nuova variante del coronavirus e le ultime misure nazionali imposte per farvi fronte come quelle sul trasporto di passeggeri e merci e dal Regno Unito sono stati i temi della riunione degli esperti Ue, convocata dalla presidenza tedesca. I partecipanti si sono scambiati informazioni e hanno dato il loro sostegno ad un'azione rapida verso un approccio coordinato dell'Ue in relazione alle misure applicate ai collegamenti con il Regno Unito. Lo si apprende a Bruxelles. Gli Stati membri hanno anche sottolineato l'importanza di mantenere aperte le frontiere all'interno dell'area Schengen.
Riguardo all'approccio coordinato gli esperti hanno chiesto orientamenti alla Commissione. Nel corso della riunione si è discusso anche di un'altra questione importante per gli Stati membri, quella relativa al rimpatrio dei cittadini e dei residenti legali che desiderano tornare dal Regno Unito. Lo si apprende a Bruxelles. Gli esperti dei 27 si riuniscono nell'ambito del meccanismo di risposta alle crisi (IPcr), un organo creato circa un anno fa proprio per coordinare le azioni europee in casi di emergenze.
"Concorderemo ulteriori passi, del tipo delle misure prese fino al 31.12, con gli altri Stati membri dell'Unione europea" in merito alla variante inglese del coronavirus, in modo che si impedisca l'elusione del divieto di volo attraverso altri Stati membri della Ue, ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, come riferisce Dpa. Maas ha confermato "un sostanziale cambiamento della valutazione della minaccia" in Gra Bretagna ma "in definitiva, non abbiamo informazioni conclusive per valutarlo in modo definitivo, ma dobbiamo essere prudenti".
La ripresa del traffico merci attraverso la Manica, bloccato in particolare dalla chiusura imposta dalla Francia in seguito all'allarme sulla cosiddetta 'variante inglese' del Covid, potrebbe essere questione di poche ore, ha detto un portavoce di Boris Johnson, riconoscendo come comprensibili le preoccupazioni sanitarie su trasporti e viaggi di Parigi e degli altri Paesi europei, ma precisando che il governo britannico "sta lavorando a contatto incredibilmente ravvicinato con i partner internazionali", in primo luogo "la Francia", per "minimizzare i disagi al più presto possibile". Il portavoce ha poi ribadito che le scorte "della maggior parte degli alimenti" d'importazione non sono a rischio sull'isola e ha invitato a nome del premier la gente a "non farsi prendere dal panico" e a evitare accaparramenti di prodotti essenziali nei supermercati.
Ecco una lista dei Paesi europei che finora hanno imposto restrizioni sui viaggi dalla Gran Bretagna in seguito alla scoperta della variante del coronavirus nel Paese:
- Francia (per 48 ore); Olanda (fino all'1 gennaio);
- Danimarca (48 ore);
- Norvegia (48 ore);
- Belgio (24 ore);
- Italia (fino al 6 gennaio);
- Austria (non è chiaro fino a quando);
- Germania (non è chiaro fino a quando);
- Bulgaria (fino al 31 gennaio);
- Lituania, Estonia e Lettonia (fino al 31 gennaio);
- Repubblica d'Irlanda (48 ore);
- Spagna e Portogallo (non è chiaro fino a quando);
- Romania (fino ai primi di gennaio);
- Svizzera (fino a nuovo avviso).
- La Svezia si prepara a delle misure restrittive verso il Regno Unito ma non ci sono ancora i dettagli.
- La Repubblica Ceca e la Grecia impongono la quarantena a chi è rientrato dalla Gran Bretagna nelle ultime 24 ore.
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