Alessandra Briganti
"È giunto il momento di porre
fine alla guerra". Walter Baier ha le idee molto chiare su
quanto dovrebbe fare l'Ue in Ucraina. Per il candidato di punta
della Sinistra al Parlamento europeo, la condanna
dell'aggressione russa per "le vittime, i milioni di persone in
fuga, le distruzioni" e per "l'assoluta violazione del diritto
internazionale" non implica necessariamente il proseguimento del
conflitto. Al contrario, "aiutare il popolo ucraino in questo
momento significa impegnarsi per far cessare il fuoco delle
armi" spiega Baier in un'intervista al pool di agenzie di stampa
riunite nell'European Newsroom, tra cui ANSA.
"Ci sono più di 500mila i morti e le linee del fronte sono
congelate: per quanto tempo potrà continuare?", chiede in
maniera provocatoria. Una domanda cui finora l'Europa ha
risposto con un sostegno incondizionato, finché sarà necessario.
Il politico austriaco, che dice di appoggiare "pienamente le
parole di Papa Francesco", vorrebbe invece che l'Ue avesse un
ruolo attivo nella costruzione della pace, a partire da due
elementi che "costituiscono la base della nostra proposta":
cessate il fuoco e ritiro delle truppe russe dall'Ucraina, ma "è
ovvio - precisa - che senza negoziati non si può ottenere
nulla".
Ma non è la sola priorità della Sinistra europea, specie in
un tempo segnato dall'avanzare della destra in Europa.
Combatterla, dice, è "un obbligo morale e culturale: non ci
possono essere compromessi con chi porta avanti un'agenda
dell'odio e dell'antisemitismo, con chi fa dei migranti un capro
espiatorio". Il riferimento, poco velato, è anche a Ursula von
der Leyen, candidata di punta del Partito Popolare europeo (Ppe)
in cerca di un bis alla guida della Commissione europea.
"Temo che non ci sia un argine tra i conservatori e l'estrema
destra" osserva Baier che chiude alla possibilità di un sostegno
della Sinistra alla leader tedesca. Al contrario, un argine alle
forze di destra è necessario e la chiave, per l'austriaco, sta
nella riduzione delle disuguaglianze sociali che "deve andare di
pari passo con la necessaria transizione verde". "La lotta
all'estrema destra richiede una forte politica sociale, che
ponga al centro gli interessi sociali delle classi lavoratrici,
liberi le giovani generazioni dalla morsa della precarietà e
garantisca l'accesso a un alloggio accessibile e dignitoso", ha
detto ancora.
E questo discorso vale anche per i migranti perché "nessuna
persona è illegale" dice Baier che boccia senza mezzi termini il
nuovo Patto Ue sulla migrazione che "di fatto abolisce il
diritto d'asilo". Piena solidarietà, infine, va agli agricoltori
protagonisti in questi mesi di manifestazioni che hanno
attraversato tutta Europa: "È vergognoso che guadagnino meno
della metà del reddito di un lavoratore medio in Europa",
conclude Baier che non manca poi di lanciare una frecciata al
Ppe per aver fatto sì che "le proteste si contrapponessero alla
tutela dell'ambiente".
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