BRUXELLES - È scontro tra i leader europei dell'ebraismo e l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell. In una riunione svoltasi ieri ad Amsterdam i leader ebraici europei e i rappresentanti delle comunità ebraiche del continente hanno accusato Borrell di contribuire all'antisemitismo in corso in Europa adottando un pregiudizio anti-Israele. Accuse che il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue, Peter Stano, ha "rigettato in maniera forte".
"Accettiamo che le critiche a un governo democraticamente eletto siano normali, ma notiamo con grande preoccupazione che l'Alto rappresentante dell'Unione europea Josep Borrell ha dimostrato - sia prima che dopo il 7 ottobre - e attraverso il suo portavoce Peter Stano, un chiaro e ripetuto pregiudizio anti-israeliano che ha contribuito in modo significativo al continuo antisemitismo e al vilipendio dello Stato di Israele nel suo complesso nello spazio pubblico europeo", si legge nella risoluzione approvata dal vertice dei leader dell'ebraismo, rilanciata dall'European Jewish Press. "Rigettiamo in maniera forte ogni accusa contro l'Alto rappresentante Ue.
Borrell, in rappresentanza dell'Ue, sta cercando di formare un consenso su posizioni e azioni dell'Unione" riguardo a quanto accade in Medio Oriente, ha replicato Stano nel corso del briefing della Commissione. "Borrell - ha aggiunto - non ha alcun pregiudizio nei riguardi di Israele, è preoccupato dalla perdita di vite innocenti sia nell'attacco del 7 ottobre sia nelle ostilità in corso a Gaza. Questo non è antisemitismo, è cercare di andare avanti e formare un contributo europeo per una soluzione".
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