"Anche la Corte dei Conti europea afferma che non è ipotizzabile puntare solo ed esclusivamente sull'auto elettrica senza le materie prime necessarie, metalli e minerali che non abbiamo, o che per le stesse ragioni ecologiste non possiamo estrarre nel nostro continente", afferma. "Rispetto alla varie teorie campate per aria messe in campo dalla Commissione c'è una pratica che è assai più pragmatica e realistica - dichiara -. Questo folle provvedimento deve essere fermato prima che sia troppo tardi, prima di distruggere un comparto come quello dell'automotive, strategico per l'Italia e per tutto il nostro continente".
Lunedì in un'analisi sulle batterie, la Corte dei Conti europea aveva affermato che negli scenari peggiori l'Ue potrebbe essere costretta a posticipare lo stop ai veicoli con motori termici oltre il 2035, oppure potrebbe dover dipendere fortemente da batterie e veicoli elettrici non-Ue.
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