"L'Ue deve fare di più per ridurre
l'amianto e proteggere i lavoratori e i cittadini europei. La
modifica della direttiva sull'amianto al Parlamento di
Strasburgo è un passo nella giusta direzione, ma non basta.
L'amianto è una delle principali cause di tumori professionali
in Europa, tra 30.000 e 90.000 decessi all'anno e l'80% dei
tumori professionali riconosciuti correlati all'amianto". Lo
afferma l'europarlamentare pavese della Lega, Angelo Ciocca, già
membro della Commissione speciale.
"Solo in Italia circa 6.000 decessi all'anno sono da
ricondursi all'amianto, tra cui il caso di Broni, in provincia
di Pavia, uno tra i centri italiani più colpiti per numero di
vittime dell'amianto con oltre 3.000 morti accertate su cui
avevo già presentato una interrogazione in passato. Il 40% dei
tumori può essere prevenuto mettendo in atto strategie di
prevenzione", prosegue il deputato della Ue.
"Secondo le stime, il costo dei tumori professionali
nell'Unione è compreso tra 270 e 610 miliardi di euro all'anno.
L'Ue deve stanziare maggiori investimenti per la lotta contro il
cancro, compreso il cancro causato dall'amianto, ancora presente
in scuole, ospedali ed edifici pubblici. A fine 2020 su 108mila
siti contaminati solo 7.905 risultavano bonificati".
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