"La produzione di miele in
Italia nel 2022 ha subito un notevole decremento, causato
soprattutto dalla siccità nel periodo della fioritura, ma è
necessario tutelare e sostenere l'apicoltura italiana per le
importanti ricadute sull'ecosistema e a garanzia della
biodiversità. Per questo plaudo a iniziative, come quelle
dell'assessore regionale del Lazio, Giancarlo Righini, che ha
messo a disposizione oltre 500mila euro per il settore
apicoltura". Lo afferma in una nota l'eurodeputato di Fratelli
d'Italia, Nicola Procaccini, copresidente del gruppo Ecr al
Parlamento europeo e responsabile ambiente ed energia del
partito.
"L'investimento sull'apicoltura italiana è un investimento
sullo sviluppo equilibrato e sostenibile e sul futuro
dell'intera nazione. Anche per il ruolo fondamentale di
impollinatore che le api svolgono, insieme a migliaia di altri
insetti, dal cui lavoro dipende oltre il 75% delle principali
colture agrarie", prosegue procaccini.
"L'Ue è il secondo produttore mondiale di miele, dopo la Cina
e l'Italia è il sesto paese dell'Unione Europea, con una
biodiversità unica, fatta da più di 60 varietà di miele. Le
importazioni, però, costituiscono ormai oltre il 50% del totale
consumato in Italia e occorre quindi incentivare la produzione
di miele italiano, già realizzata da oltre 72.000 apicoltori e
circa 1,8 milioni di alveari. Al riguardo, la nuova
programmazione delle Politiche Agricole 2023-2027 della Ue
prevede contributi per il settore apistico pari a circa 86 mln
di euro, che le Regioni devono poi mettere a bando all'interno
della programmazione per lo Sviluppo Rurale. Una opportunità che
le Regioni e i nostri territori devono saper cogliere, nella
direzione di tutelare ambiente e biodiversità all'interno di una
filiera sana e sostenibile come quella del miele", conclude la
nota.
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