Prorogare la scadenza del Pnrr? Giusto dibattito ma ora bisogna stare concentrati su "giugno 2026". I balneari? "Una soluzione si troverà". Un bis di Ursula von der Leyen? Si vedrà dopo le elezioni, intanto tutti i partiti sono a caccia di voti, ognuno per sé. Raffaele Fitto si mantiene più che prudente nel corso del forum organizzato dall'ANSA in vista delle europee.
Ma assicura che uno degli obiettivi per la prossima legislatura è quello di "cambiare" il Patto di stabilità nella direzione di una maggiore "flessibilità", come indicato nel programma elettorale di Fdi. E scommette sul fatto che Fratelli d'Italia possa diventare "una delle principali delegazioni nazionali al Parlamento europeo" e in questo modo provare anche a "costruire una maggioranza differente".
"Cinque anni fa ci svegliavamo col dubbio" di non avere superato la soglia del 4%, ricorda il ministro che era candidato alle europee nel 2019. E che negli anni a Bruxelles ha lavorato per rafforzare la famiglia dei Conservatori europei che oggi "ha un ruolo strategico, destinato a crescere, e sarà sicuramente centrale - la sua previsione - coi nuovi equilibri".
Fitto, tornato a Roma in anticipo per fare il ministro proprio degli Affari europei, non si sbilancia nemmeno sui possibili nuovi ingressi nel gruppo Ecr: c'è Fidesz, ad esempio, in attesa, il partito del primo ministro ungherese Viktor Orban. Ma ci sono anche i reciproci scambi di complimenti tra Giorgia Meloni e Marine Le Pen. Un rapporto definito "decisivo" per il modo in cui si svilupperà anche dal Financial Times, che dedica alle due signore dell'eurodestra un lungo approfondimento. I punti in comune ci sono, a partire dall'idea di una "Europa delle nazioni", ma per il momento non è sul tavolo, lascia intendere Fitto, l'ipotesi di unire le due famiglie a Strasburgo (il Rassemblement di Le Pen sarà probabilmente il nuovo cardine del gruppo di Identità e democrazia, dove si colloca anche la Lega di Matteo Salvini). "Vedremo quello che accadrà", la risposta laconica del ministro, che non scioglie nemmeno il nodo della presidenza di Ecr, che Meloni ha accettato un anno fa di mantenere "dopo una richiesta unanime, un bel segnale".
Votare "per Giorgia Meloni" servirà a "dare forza al suo ruolo come presidente dei conservatori e come premier" sottolinea Fitto, sicuro che il voto non creerà scossoni nel governo. Certo adesso c'è "la campagna elettorale" e ciascun partito punta a massimizzare il consenso. Ma non c'è un caso Lega ("chiuso", per il ministro, anche quello su Mattarella sollevato da Claudio Borghi) e "nessuno ha mai messo in discussione l'unità della coalizione". Giancarlo Giorgetti ha evocato una proroga del Pnrr ma "per ora siamo concentrati" sul 2026 e intanto "raggiungeremo entro il 30 giugno assolutamente tutti gli obiettivi per la sesta rata". La Lega chiede misure subito sui balneari mentre Fdi chiede di sollevare un conflitto di attribuzione contro il Consiglio di Stato ma in maggioranza, assicura Fitto "c'è un approccio teso a proporre una soluzione nelle prossime settimane". Resta il Patto di stabilità che è stato "un compromesso" siglato tra i governi. Che i parlamentari di maggioranza non hanno poi votato perché "l'obiettivo, l'ambizione è quello di modificarlo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA