(ANSA) - ROMA, 21 MAR - "Già oggi, le regioni del Mezzogiorno
rappresentano un asset fondamentale del Mediterraneo come area
logistica in grande crescita. Per confermare il ruolo svolto dai
porti del Sud nel campo della shipping e della logistica, il 47%
del cargo movimentato dal sistema portuale italiano è nel
Mezzogiorno, il 53% del peso sul traffico Ro/Ro italiano è nel
Mezzogiorno. Sono oltre 4.000 le imprese della filiera dello
shipping e in base alla nostra stima il valore aggiunto generato
nell'economia del mare è oggi intorno ai 15,8 miliardi di euro".
Lo ha dichiarato Luca Bianchi, direttore di Svimez,
l'Associazione per lo Sviluppo dell'Industria del Mezzogiorno,
in collegamento all'evento "Special economic zones: a new key to
industrial policy and the relaunch of the port system" al
Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai.
"A questa rilevanza in termini di logistica si somma il ruolo
straordinario del Sud nella transizione energetica. Il Sud è
essenziale per raggiungere il target di in termini di
raggiungimento di quota green di consumi energetici: già oggi,
il Sud contribuisce per il 53% alla produzione di energie
rinnovabili italiane, oltre il 40% del solare e oltre il 90%
nell'eolico", ha detto Bianchi. "Nei prossimi anni, in base a
stime Svimez, saranno necessari oltre 82 miliardi di euro di
investimenti a livello nazionale per raggiungere i target
energetici. Di questi 82 miliardi circa il 60%, 48 miliardi di
euro di investimenti, si realizzeranno nel Mezzogiorno. Quindi,
il Mezzogiorno può essere piattaforma logistica e piattaforma
green. Nell'ambito di queste prospettive, crediamo che le Zes
possano essere anche in termini di valorizzazione e di spinta
alla transizione energetica, un'esperienza fondamentale per
rafforzare l'attrattività, anche in termini di investimenti
esteri delle regioni del Mezzogiorno. È vero che il Sud oggi ha
una bassa capacità di attrazione degli investimenti esteri ma
noi siamo convinti che vi siano delle grandissime potenzialità".
(ANSA).