Il centro internazionale di
ricerca Elettra Sincrotrone di Trieste è stato visitato questo
pomeriggio da una delegazione formata da personalità del mondo
diplomatico e della ricerca scientifica internazionale, fra le
quali la ministra dell'Università e della Ricerca, Maria
Cristina Messa, il ministro dell'Industria e Tecnologia della
Turchia, Mustafa Varank, e il ministro dell'Istruzione
Superiore, della Scienza e dell'Innovazione del Sud Africa,
Bonginkosi Emmanuel Nzimande. È stata l'unica visita delle
delegazioni inclusa nel programma ufficiale del G20 su "Economia
digitale e ricerca" conclusosi oggi a Trieste.
Messa ha definito il Sincrotrone un luogo "estremamente
internazionale" e ha spiegato che, "avendo qui rappresentanti da
tutto il mondo", era il "luogo ideale" da mostrare al termine
dei lavori del G20. "Ciò non toglie che ce ne siano anche altri
- ha precisato -, ma questa è forse quello che ha un impatto
fisicamente più evidente".
Durante la breve visita sono stati illustrati i due
acceleratori presenti nel campus: Elettra, l'acceleratore
circolare e di terza generazione operativo da quasi 30 anni, e
Fermi, l'acceleratore lineare di ultima generazione operativo
dal 2010.
Il presidente e Ad di Elettra Sincrotrone, Alfonso Franciosi,
si è soffermato "sulle opportunità di condividere linee di luce
e laboratori con enti governativi nazionali", come avviene già
con alcuni paesi che non hanno un sincrotrone nazionale, e anche
su quelle "di trasferimento tecnologico che il centro mette in
atto con numerose collaborazioni con l'industria per progetti di
ricerca proprietaria e sotto brevetto".
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