(di Francesco De Filippo)
(ANSA) - TRIESTE, 06 MAR - Non svela molto, limitandosi a
indicare i settori nei quali intervenire; anzi, da acuto
professionista, inverte i ruoli ed è lui a fare domande ai
giornalisti: Philadelphia è alle spalle, si sono spente le luci
del Super Bowl e Trieste è una realtà ancora tutta da conoscere.
Ma una cosa l'ha detta, ed è importante: "In estate ci saranno i
cambiamenti". Connor Barwin è l'anima sportiva della CSGI, la
compagine statunitense che ha rilevato la Pallacanestro Trieste.
Siede nel CdA, nuovo per 4/5 e penserà alla squadra. Gli altri
baderanno al business.
Gli americani del Cotogna Sports Group Italia, controllata
della Cotogna Sports Group - che deve il nome al Cotogna
restaurant dove il gruppo si riuniva per discutere di affari -
dopo aver spulciato i conti e rassicuratisi sul piano
finanziario, ora si stanno guardando intorno, annusano, tentano
di capire. Connor, ex campione dell'NFL, il più importante
campionato di football Usa e oggi tra i dirigenti dei
Philadelphia Eagles, usciti battuti dalla finale del Super Bowl
pochi giorni fa contro i Kansas City Chiefs (38-35), ieri è
sceso sul parquet e poi negli spogliatoi dell'Allianz Dome, e da
animale da arena ha fiutato lo stretto rapporto che lega squadra
e sostenitori. Gli si fa notare che il pubblico ieri si è acceso
quando Skylar Spencer ha lottato per recuperare una palla senza
risparmiarsi, Connor è perentorio: "I like it". "Mi piace chi
combatte in campo", mai darsi per vinti.
Dunque, l'estate prossima: si comincia dal Palazzetto, con le
varie prospettive, ma per questo occorre confrontarsi con il
Comune. Poi si passerà allo sviluppo dei giocatori e
successivamente all'analisi dei dati sulle prestazioni fisiche
attraverso specifici monitoraggi. Non trascurando, però, il
fattore umano, dunque "bilanciando la quantità e la qualità".
L'obiettivo è individuare il miglior tipo di training.
Da quel momento in poi, sarà una rivoluzione. La "squadra"
americana non bada a spese, sembra avere le idee chiare e uno
spirito fortemente competitivo e ambizioso che mira a far
sviluppare insieme sport e business. Non si accontenterà di un
buon posizionamento in classifica, mira ai risultati e anche in
breve tempo, all'affermazione nazionale, prima, e subito dopo
all'Europa. "Ci sono molte opportunità", indica Connor Barwin
sorridendo dal suo metro e novanta. (ANSA).