"L'antisionismo è l'elemento che
permette di essere antisemita senza dover dichiararsi" tale,
"non faccio differenza tra antisionismo e antisemitismo": "una
critica a un governo, anche quello israeliano, è assolutamente
lecita, ma quando l'antisionismo richiama la scomparsa totale di
un Paese, Israele, e della sua popolazione, che è a maggioranza
ebraica, non posso non pensare che non sia antisemitismo e una
richiesta di nuovo di una Shoah". Lo ha detto il rabbino capo di
Trieste, Paul Alexandre Meloni, a margine della cerimonia alla
Risiera di San Sabba, definendosi "preoccupato" per l'aumento di
frange antisemite.
"Il Giorno della memoria oggi è particolarmente significativo
- ha osservato - perché quello che è successo in Medioriente è
stato un segnale drammatico. Il 7 ottobre per la prima volta
dalla storia di Israele sono stati uccisi degli ebrei perché
ebrei, esattamente come durante l'epoca nazifascista. Ed è grave
pensare che possano ancora ripetersi avvenimenti di questo
genere". In Medioriente, ha concluso, "due Stati sono possibili
se le due parti sono d'accordo che esista l'altra, fino ad
adesso il popolo palestinese ha dimostrato che non è
assolutamente disponibile all'esistenza del popolo israeliano".
Dal 7 ottobre, ha affermato il presidente della comunità
ebraica di Trieste, Alessandro Salonichio, parlando della realtà
cittadina, "abbiamo avuto alcuni casi di intolleranza. Per
fortuna le nostre istituzioni sono sotto sorveglianza. Ci
sentiamo obiettivo sensibile, ma non abbiamo registrato gravi
atti".
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