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>>>ANSA/ Intesa dei sindacati con Wartsila ed Msc

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In 261 passeranno da finlandesi a Mediterranean Shipping Company

TRIESTE, 05 luglio 2024, 19:39

Redazione ANSA

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Sindacati,  'servono dettagli sul piano Msc per il dopo Wartsila ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sindacati, 'servono dettagli sul piano Msc per il dopo Wartsila ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Francesco De Filippo) Non è l'ultima tappa perché manca ancora l'Accordo di Programma (da siglare entro la fine del mese), ma l'ipotesi di accordo di oggi tra sindacati e Wartsila Italia e Msc, dopo due giorni di intense trattative, segna una tappa importante per lo stabilimento di Bagnoli (Trieste) e, più in generale, per l'intera area produttiva. E conclude una vertenza con la multinazionale finlandese cominciata, come un fulmine a ciel sereno, due anni fa.
    L'intesa, che si era arenata all'ultimo incontro, in giugno, su una questione economica, ha trovato una soluzione: 261 lavoratori passeranno dalla multinazionale finlandese a Msc nel mese di luglio. Per la durata del passaggio sarà in vigore la proroga del contratto di solidarietà che scadrà il 31 luglio 2024. Ai lavoratori trasferiti, Wartsila garantirà un incentivo di 17.400 euro in aggiunta alle competenze previste dalla legge.
    Msc garantirà l'anticipo della Cigs con un integrazione di 210 euro al mese per i prossimi 24 mesi. E' di 110 euro il superminimo collettivo che Msc garantirà ai lavoratori trasferiti.
    Tutte soddisfatte le parti coinvolte. Confindustria Alto Adriatico, per bocca del presidente Michelangelo Agrusti, e del direttore generale, Massimiliano Ciarrocchi, segnala che l'ipotesi di accordo "consentirà a Msc di avviare il suo progetto di investimento, attività industriale che creerà opportunità sul territorio, e a Wartsila di consolidare e fare crescere la sua attività in base al piano industriale presentato, che ha una proiezione triennale fino a fine 2027, e che prevede il mantenimento del livello occupazionale". Vale a dire circa 800 unità.
    La MSC, dal canto suo, potrà avviare quanto prima la produzione di carri ferroviari ad alta tecnologia, un prodotto molto atteso dal mercato. I sindacati territoriali di Fim, Fiom e Uilm (Alessandro Gavagnin, Marco Relli e Antonio Rodà), ricordano che l'accordo "ha l'obiettivo di assicurare una reindustrializzazione del sito industriale di Bagnoli della Rosandra e di garantire l'occupazione". La parola passa (lunedì 8 luglio) all'assemblea dei lavoratori che dovranno esprimersi in merito. Infine, la Regione Fvg, che tanto si è spesa in questi due anni: Fedriga si è complimentato "con le Organizzazioni sindacali e con le due aziende per il senso di responsabilità che avvicina alla soluzione dopo quasi due anni di confronto, anche duro". Si "chiude una stagione di conflitti e se ne apra una di sviluppo", lui nutre "grandi aspettative".
    L'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, impegnata in prima persona, indica che "ai lavoratori - come è giusto che sia - spetta ora il compito di essere artefici del proprio futuro e di quello della nostra comunità".
   

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